Budoni - Guida Turistica

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.: BUDONI
 Budoni è un comune di oltre 4.000 abitanti della provincia di Olbia-Tempio precedentemente appartenente alla provincia di Nùoro e recentemente passato alla nuova provincia in seguito ad un referendum.
 Comune ad economia prevalentemente turistica Budoni offre al visitatore strutture ricettive di prim'ordine - alberghi, residences, seconde case, camping - capaci di ospitare durante il periodo di maggior afflusso più di 50.000 persone. Chi vi giunge con la propria barca può usufruire di un porto turistico, quello di Ottiolu, attrezzato e funzionale, dotato di 445 ormeggi - di cui 45 destinati alle imbarcazioni da sei a ventidue metri. Non mancano le strutture per il tempo libero - tennis, calcetto, equitazione, vela, centri Diving - e quelle per il divertimento - discoteche, piano bar, spettacoli serali in piazza. I numerosi locali di ristorazione consentono di gustare varie specialità, prime fra tutte le grigliate di pesce fresco, mentre in quelli denominati “Agriturismo” è possibile apprezzare - a prezzi modici - i prodotti tradizionali della nostra gastronomia. Ambiente Budoni, piccolo comune dell'alta Baronia, sorge in un'area pianeggiante di origine alluvionale soggetta durante il periodo delle piogge abbondanti, alle piene dei vari ruscelli che vi confluiscono. Per questo motivo la maggior parte della popolazione si è stabilita sulle colline circostanti. Il territorio comunale è caratterizzato dalla presenza di numerose colline che circondano la costa e delimitano il comprensorio comunale. Le spiagge e le colline a stretto contatto, unite da vallate e verdi pianure, offrono un panorama emozionante. Alcune colline, di origine granitica, con rocce erose dal vento e dall'acqua, rappresentano un quadro suggestivo per chi vorrà ricercare i vecchi sentieri ed immergersi in una natura ancora incontaminata. Una collana di piccoli stagni costieri, spesso affiancati da folte pinete, separa il mare dalle colline. Si tratta di bacini salmastri inutilizzati per la bassa profondità e la mancanza di sbocchi a mare, meritevoli di protezione per la presenza della tipica vegetazione alofita arricchita da boschetti di tamerici e giunchi, e per l'abbondante fauna acquatica che comprende sporadicamente anceh i fenicotteri rosa.
 Ma è la macchia mediterranea che con la sua presenza caratterizza il paesaggio, spezzando con i suoi vividi colori la nuda roccia. Predomina il mirto - da cui si ricava il tipico liquore - il lentisco, il ginepro, il corbezzolo, l'erica. La lunga costa, ben 18 km, è caratterizzata da lunghi arenili di sabbia bianca alternati a piccole cale delimitate da scogliere o dalla vegetazione a macchia mediterranea e da acque cristalline concolori che sfumano dal turchese al blu intenso con fondali incontaminati e incantevoli La Storia Nelle campagne intorno ai centri abitati e soprattutto sulle colline si notano i resti di quelle che rano la vestigia del passato. In tutto il territorio, infatti, sono presenti alcuni monumenti che attestano la frequentazione di questa zona già nel periodo neoligico (ca. 4000 a.C.). La persenza di qeuste antiche popolazioni è legata al fiume Salamaghe che rendeva fertile il territorio circostante, consentendo a queste genti di procacciarsi il necessario per la sopravvivenza. Il monumento più importante di quest'epoca è la domus de janas di “L'agliola” a Solità: si tratta di una sepoltura scavata nella roccia scistosa, ad un'unica eclla con una nicchia sul lato destro. Il monumento è stato vincolato ai sensi della legge 1089, con decreto ministeriale, nel 1976. Più evidenti le tracce lasciate dalle popolazioni nuragiche (ca. 1700-1800 a.C.), anche se di alcuni monumenti rimangono pochi resti a causa dell'azione demolitrice degli scavatori clandestini. Scarse le testmonianze del periodo romano, anceh se in tutto il territorio si rinvengono abbondanti frammenti ceramici relativi a questo periodo e i viaggiatori di fine 1800 ricordano le vestigia degli antichic entri, primo fra tutti quello di Augustus Populos nei pressi dell'odierna frazione di Agrustos. Dopo la caduta dell'impero romano si intensificarono le incursioni dei barbareschi, per cui la popolazione si ritirò verso le più sicure colline.